Sarà che con il campione del perbenismo fabiofazio un Festival di questo genere era doveroso immaginarlo, ma un Sanremo senza eliminazioni perde di essenza. E così, in una cornice sottotono come non mai, è trascorsa anche la terza serata del Festival della Canzone Italiana.
Per una parvenza di ritmo, infatti, si è dovuta aspettare la mezzanotte inoltrata, quando la coppia di presentatori ha declamato, tra i fischi del pubblico, la classifica provvisoria dei Campioni. Classifica, a firma telespettatori e sala stampa, che influirà per il 25% sul risultato finale. Un altro 25%, infatti, dipenderà dalla graduatoria di sabato e il restante 50% sarà a opera della sola “giuria di qualità”.
Niente di nuovo sul fronte occidentale: preferiti i soliti motivetti dalle melodie risentite mille volte e dai testi sterili, meravigliosamente inutili. Re della classifica Marco Mengoni che, con la sua L’essenziale, ha sbaragliato la concorrenza. Al secondo posto I Modà, con Se si potesse non morire, accozzaglia di frasi fatte che manco Fabio Volo all’apice dell’ispirazione. Terzo posto per Annalisa, sconosciutissimo personaggio per gli over 15, ma autentico guru delle adolescenti che soffrono di “amicicentrismo”. Quanto ai migliori, almeno per chi scrive, risultati decisamente deludenti: Elio e le Storie Tese e la loro geniale Canzone Mononota appena all’ottavo posto, Daniele Silvestri immediatamente dopo, undicesima e dodicesima posizione rispettivamente per Cristicchi e Malika Ayane, considerata la favorita per questo Festival.
E quindi, pur con una qualità delle canzoni superiore alla media sanremese, c’ha immediatamente pensato il pubblico a ricordarci che “Sanremo è Sanremo”. Appunto scegliendo le peggiori. E poi quale miglior ospite per dare il colpo di grazia a questa serata così sfavillante se non l’insuperabile Al Bano? E largo ai giovani allora!
Così, giusto per riempire la pagina, diciamo che un paio d’ore prima lo stesso palco era stato calcato da tali Antony & The Johnsons. Ma che classe, ragazzi! Insomma, all’estero la bella musica esiste, ed è quella ad andare avanti. (Piccolo inciso: subito dopo Antony & The Johsons si sono esibiti i Modà. Giusto per ricordarci la piccolezza della musica italiana. Sarebbe stato interessante avere un parere del super gruppo statunitense).
Ma anche in Italia la bella musica ci sarebbe. Peccato che chi ha veramente qualcosa da dire, qualcosa di diverso e di sano, abbia vita breve. Era successo ieri, con l’eliminazione de Il Cile dalla sezione Giovani, ed è successo ancora una volta oggi, quando ad Andrea Nardinocchi e, soprattutto, a Paolo Simoni sono stati preferiti Antonio Maggio (ex Aram Quartet) e Ilaria Porceddu, entrambi figli di X Factor.
Insomma, “Sanremo è Sanremo”. E allora non ci resta che darvi appuntamento a domani, con la serata Sanremo Story, in cui verranno proposte alcune delle canzoni che hanno fatto la fortuna del Festival. Se ne vedranno delle belle, statene certi!
Nella foto I Modà
Foto a cura di Romina Greggio Copyright © NonSoloCinema.com – Romina Greggio